14/03/2018 – La piscina abusiva in corso di costruzione fa aumentare il valore degli immobili e bisogna tenerne conto nelle compravendite per quantificare in modo corretto le imposte da pagare. Lo ha affermato la Cassazione con l’ordinanza 2189/2018. I giudici si sono pronunciati sul caso della vendita di un compendio immobiliare in cui era presente una piscina allo stato grezzo e in corso di costruzione con titolo abilitativo scaduto, priva di rendita e non censita in Catasto. Piscina abusiva non ancora idonea all’uso Dal momento che non era stata presentata una domanda di variazione catastale, la base imponibile era stata quantificata sulla base di una situazione non corrispondente allo stato dei fatti. I proprietari dell’immobile venduto avevano pagato imposte più basse di quelle che avrebbero dovuto versare se la piscina fosse stata dichiarata. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate aveva chiesto un’integrazione..
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