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03/12/2019 – Scatterà tra meno di un mese, il 1° gennaio 2020, il secondo scaglione di opere per le quali sarà obbligatorio l’utilizzo del Building Information Modeling (BIM).   Il Decreto BIM (DM 560/2017), infatti, ha introdotto, a partire dal 2019, l’obbligo di utilizzare metodi e strumenti elettronici di modellazione per le opere pubbliche, secondo la seguente scansione temporale: – dal 2019 per le opere oltre i 100 milioni di euro; – dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro; – dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni di euro; – dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni di euro; – dal 2023 per le opere oltre 1 milione di euro; – dal 2025 per tutte le nuove opere.   Il Decreto BIM, infatti, ha stabilito le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi..
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