26/10/2017 – Centrare gli obiettivi europei sul risparmio energetico, ma senza extra-costi a carico di cittadini e imprese. È questa, in sintesi, la richiesta contenuta nel parere della Commissione Industria del Senato sulla proposta di modifica della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica in edilizia. Attestato di prestazione energetica (APE) Secondo la bozza della nuova direttiva, gli Stati devono collegare gli incentivi fiscali destinati a migliorare l’efficienza energetica nella ristrutturazione degli edifici al risparmio energetico ottenuto. Sempre in base alla bozza, il risparmio va calcolato confrontando gli attestati di prestazione energetica prima e dopo la ristrutturazione. Per la Commissione, il calcolo del risparmio energetico ottenuto con un intervento non si deve basare sul confronto dell’APE precedente e di quello successivo ai lavori perché, per redigerli, potrebbero essere state utilizzate..
Continua a leggere su Edilportale.com
Commenti recenti