01/08/2018 – Consolidare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio, abolire l’appalto integrato, aprire il mercato agli operatori economici medio-piccoli e garantire regole semplici e trasparenti negli affidamenti. Sono i punti su cui, secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) dovrebbe incentrarsi la riforma del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). Oltre alle criticità, il Cnappc ha evidenziato una serie di disposizioni da mantenere, come quelle a garanzia dell’equo compenso, che devono rappresentare un punto da cui ripartire. Da rivedere, invece, la valorizzazione dei concorsi di progettazione e le norme attuative del Codice, che dovrebbero essere raccolte in un unico regolamento. Le proposte del Cnappc sono state formalizzate in un documento inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli,..
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