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16/04/2020 – Ritenute negli appalti e sospensione dei termini per i versamenti. Sono alcuni dei temi su cui interviene il decreto “Liquidità” (DL 23/2020) e su cui l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) ha dato pareri contrastanti. Se alcune misure sono considerate in modo abbastanza positivo e altre bollate come “inutili”, i costruttori edili spiegano che le norme per l’aumento della liquidità non bastano da sole.   Ciò che danneggia le imprese, lamenta l’Ance è la mancanza di lavoro, senza il quale nessuna impresa potrà ripagare i prestiti.   Ance: ‘85% dei cantieri è fermo’ Dopo 40 giorni di misure restrittive su tutto il territorio nazionale per evitare la diffusione del contagio da Covid- 19, infatti l’85% dei cantieri è fermo. Secondo i costruttori, non è giusto che il costo del lockdown si trasformi in un debito per le imprese,..
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