15/12/2020 – “Creare città policentriche, in cui muoversi nell’arco di 30 minuti, con sistemi di mobilità pubblica che limitino l’uso dei mezzi privati al solo ultimo miglio; riattivare i servizi ecosistemici per una simbiosi tra città e campagna, mettendo le persone al centro di ogni processo; contrastare i cambiamenti climatici; usare in maniera integrata energie e risorse economiche pubbliche e private: queste le sfide che impongono il cambiamento degli strumenti di lavoro di Citymaker e Cityplanner”. Lo ricorda il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che si propone di stimolare l’agenda politica dei prossimi mesi sull’uso delle ingenti risorse che arriveranno dall’EU per ridisegnare città e territori. “Serve, quindi, una revisione delle regole del governo del territorio, passando dal sistema delle ‘conformità’ a quello ‘strategico’,..
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